22 > 25 GIUGNO 2023

Lo spettacolo è un viaggio attraverso le sfumature dell’amore che Shakespeare ci ha lasciato in eredità. Una lente di ingrandimento che mette a fuoco i tormenti dei padri e la fragilità delle madri.

Lo spazio scenico è concepito come un dispositivo installativo che si realizza attraverso un processo di accumulazione visiva di segni.

Voluto nella casa in cui siamo cresciuti e cantato davanti a un pianoforte: lo stesso davanti al quale nostra madre ci ha insegnato a suonare

io non sono nessuno raccoglie episodi dall’esperienza personale di Emilia Verginelli come volontaria teatrale all’interno di una Casa-Famiglia e indaga il rapporto con alcuni bambini e bambine che la abitano

Talvolta, coi miei quattro pensieri e le mie tante ossa, a rimirare il cielo sto.

Il progetto utilizza gli strumenti a percussione tipici della Samba brasiliana per esplorare i ritmi di un genere, apparentemente troppo lontano e diverso, come il rock inglese anni ‘70-’80.

Zaman, in turco Tempo, è un duo di percussioni e danza. Due entità indipendenti coesistono, senza guardarsi, incontrandosi nell’azione del tempo.

In questa versione site specific per FisiKo! 2023 il corpo della performer si immerge in un ambiente reale già esistente, lo vive e lo contamina,

L’attore, a partire dal monologo iniziale di Riccardo in inglese, cerca sulla scena la via che dal corpo porta al personaggio

Qualcuno ha scritto che c’è una distanza incolmabile tra quel che è successo un tempo e il modo in cui ci appare ora, ammantato di una strana irrealtà.

Se i suoni  prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate e impareremo ad ascoltare un corpo che non parla.

Nel piazzale della Ceramica Vaccari a Santo Stefano di Magra Gente #FisiKo! attua una rilettura dei luoghi in cui la realtà si incrina e le cose perdono il loro regolare tempo

Ispirato dal Libro dei Morti dell’antico Egitto, il coreografo si lancia in un viaggio per approfondire la figura dell’artista e cercare nel corpo dell’interprete lo spirito della creazione.